martedì 9 dicembre 2014

Come nasce l'olio Pasquinoni. Cap.1

Tutto parte dall’accurata selezione delle migliori olive. Questo passaggio è di cruciale importanza perché è proprio vero il detto che dice:



“La qualità nasce nell’oliveto e viene preservata in frantoio”

Un olio di altissima qualità è sempre estratto da olive di altissima qualità. Tuttavia, non è affatto vero che da olive di altissima qualità si producano sempre oli di altissima qualità. Infatti, per produrre un olio eccezionale la lavorazione deve essere condotta in maniera ineccepibile, combinando l’esperienza del frantoiano con le tecnologie più efficienti.



“Guai a mettere le olive nei sacchi!”

Lo stoccaggio dell’oliva prima della lavorazione gioca un ruolo molto importante. L’oliva appena raccolta va sistemata inizialmente in comode cassette forate e successivamente in grandi bins, contenitori areati di plastica rigida capaci di contenere circa 2 quintali di oliva. I contenitori forati permettono all’oliva di respirare e azzerano l’insorgenza di fenomeni di fermentazione, che inciderebbero negativamente sulla qualità dell’olio.
  
“Una volta staccata dall’albero, l’oliva va lavorata al più presto possibile”


Bisogna organizzarsi al meglio per ridurre al minimo il periodo di tempo che intercorre tra la raccolta e la molitura. Questo non dovrebbe mai superare le 48 ore. Tempi più lunghi aumentano il grado di acidità dell’olio che si andrà ad estrarre, compromettendone la qualità.



“Si macinano solo le olive e solo quelle che si sono lavate”

Prima della frangitura è necessario rimuovere dall’oliva i normali residui che derivano dalla sua natura di prodotto della terra: si tratta di terriccio, foglie e quant’altro. Per questo motivo l’oliva deve passare nell’apposita macchina defogliatrice. Non solo, però. Per quanto all’apparenza l’oliva sembra pulita, in realtà è sporca e va lavata tramite un’apposita lavatrice, che la libera dell’inquinamento atmosferico.

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